Nei negozi ZeroPerCento cibo etico, lavoro per chi ha disabilità, zerowaste

Nei negozi ZeroPerCento cibo etico, lavoro per chi ha disabilità, zerowaste

Un negozio in cui tutto ha un valore diverso: con cibo e prodotti di qualità da piccoli agricoltori a chilometro zero o da cooperative sociali, venduti da persone con disabilità che qui fanno esperienza per poi trovare lavoro anche altrove.

Questo sognava Teresa Scorza, e questo ha realizzato con il progetto “ZeroPerCento”: la “bottega etica” che prima ha rianimato una via popolare del quartiere Niguarda, nella periferia nord di Milano, poi nell’anno della pandemia ha raddoppiato con un secondo negozio in zona Sarpi.

Il progetto portato avanti da questa trentenne sposa diversi degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030, e per questo è ospitato nella sezione Lombardia 2030 di questa piattaforma, dedicata proprie alle iniziative in linea con i 17 SDGs.

La storia di “ZeroPerCento” parte nel 2016, quando il progetto gestito dalla coop sociale onlus Namastè si aggiudica la gestione di uno spazio comunale in via Padre Luigi Monti 24/a, nella zona 9. A settembre del 2017, Teresa - come rappresentante legale e presidente di Namastè - con la collega Paola Maisto (vicepresidente) apre la bottega etica, avviata grazie anche a un crowdfunding e con il sostegno di Comune di Milano e di Regione Lombardia.

 

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Di redazione Open Innovation

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