ll progetto ZeroPerCento premiato al Senato per l’impegno civile e sociale: una piccola rivoluzione, una persona alla volta

ll progetto ZeroPerCento premiato al Senato per l’impegno civile e sociale: una piccola rivoluzione, una persona alla volta

Di Francesca Vergerio

Teresa Scorza, fondatrice e presidentessa del progetto ZeroPerCento, racconta il percorso iniziato nel 2016 per rendere il lavoro un diritto possibile sempre.

Il lavoro è un diritto: una frase che in ZeroPerCento – La Bottega Etica, progetto sociale nato a Milano da Teresa Scorza con all’attivo due punti vendita e uno shop online, è fondamento concreto.

Impegno, collaborazioni con diversi enti tra cui il Comune di Milano e Regione Lombardia e capacità di vedere oltre gli imprevisti hanno portato ZeroPerCento a ricevere lo scorso 16 settembre il premio Comete Civiche – look up da Fondazione Prioritalia e dall’associazione Il Quinto Ampliamento, presso la sala degli Atti Parlamentari della Biblioteca del Senato, come buona pratica nazionale per l’impegno civile e sociale.

Teresa Scorza, complimenti per questo risultato, che arriva dopo anni di intenso lavoro. Cos’è il progetto ZeroPerCento?
Siamo una cooperativa sociale, partita come negozio di vicinato con finalità di formazione professionale. Nei nostri spazi vendiamo prodotti etici, da filiera controllata e sostenibile, realizzati nel rispetto della persona e dell’ambiente. Quasi tutti i nostri prodotti (alimentari, detersivi e cosmesi personale) sono sfusi, alla spina. Abbiamo aperto il primo punto vendita nel 2016 nella zona nord di Milano, in un locale concesso dal Comune in un contesto di riqualificazione: siamo stati fino all’anno scorso l’unica vetrina aperta su una stecca di quattordici, sfitte da quarant’anni. Un’avventura che ci ha creato attorno una comunità e fornito gli strumenti per replicare il modello in un secondo spazio, più centrale in città. Un locale commerciale, appartenente ad una persona in categoria protetta residente in una comunità alloggio. Ci è sembrato un cerchio che si chiude.

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'Comete Civiche', Prioritalia premia le buone pratiche

'Comete Civiche', Prioritalia premia le buone pratiche

Roma, 13 set. (Adnkronos/Labitalia) - L’Albero delle Identità, Il Filo che Unisce, ZeroPerCento, il Festival della Poesia Paolo Prestigiacomo e ThinkAbout No.W!: sono questi i nomi delle tre esperienze vincitrici e delle due menzioni speciali assegnate con il premio 'Comete Civiche - Le buone pratiche che lasciano il segno', promosso da Fondazione Prioritalia con l’associazione Il Quinto Ampliamento. I riconoscimenti saranno assegnati venerdì 16 mattina con un evento a Roma, nella sala degli Atti parlamentari della biblioteca del Senato, e nel pomeriggio al Festival nazionale dell’Economia Civile di Firenze, nella sala dei 500 di Palazzo Vecchio, sede del Comune.

“Essere presenti in luoghi così emblematici per la storia, la cultura e la partecipazione civile è un segnale importante della fiducia riscossa di un appello a far conoscere e mettere in rete progetti che legano istanze sociali, ambientali e culturali e forniscono esempi concreti di un’economia circolare in grado di creare un benessere sostenibile e generativo", afferma Marcella Mallen, presidente di ASviS e Fondazione Prioritalia.

"Con questa iniziativa Prioritalia entra in una nuova tappa del suo lavoro come piattaforma civica della comunità manageriale. Dopo avere contribuito, in questi primi dieci anni di attività, ad affermare il valore della restituzione delle risorse e delle competenze manageriali, oggi agiamo in una direzione sempre più multidimensionale, dai manager verso la società civile e viceversa, collegando le proposte e le istanze etiche dei cittadini con il mondo produttivo, le aziende, i lavoratori, il terzo settore e le istituzioni”, aggiunge.

L’Albero delle Identità è un progetto dell’associazione Happy Coaching & Counseling di Roma che offre percorsi di educazione civica attraverso la creazione partecipata di opere d’arte in ambienti pubblici come scuole, stazioni, aziende e parchi, creando mosaici che riutilizzano materiali di recupero. Con Il Filo che Unisce, l’associazione Gomitolorosa il lavoro a maglia come strumento di solidarietà e pratica di benessere per pazienti impegnati in terapie mediche e soggetti in condizioni di fragilità psico-sociale. Un esempio di come integrare i diversi pilastri della sostenibilità recuperando a fini sociali e terapeutici lane di scarto destinate alla distruzione, nell’ottica dell’economia circolare.

ZeroPerCento, della Cooperativa Sociale Namasté, una bottega di prodotti sfusi dove lavorano cinquanta persone con disabilità. Il progetto mira non solo alla qualificazione professionale e all’inserimento di persone a rischio di marginalità ma anche alla sensibilizzazione sulla riduzione degli sprechi e sui benefici del consumo critico.

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Dicono di noi su "Dove"

Dicono di noi su "Dove"

"Dove? Su "Dove"? Sì ma Dove? "

Sul mensile "Dove" questo mese trovate anche noi di ZeroPerCento!

Il mensile, pubblicato da RCS Media Group, ha dedicato uno spazio a ZeroPerCento per diffondere la nostra iniziativa "L'ora della spesa silenziosa"

L'ora della spesa silenziosa si svolge tutti i lunedì dalle ore 14 alle ore 15, nella bottega in via Signorelli 13,Milano. In bottega vengono spente le suonerie dei cellulari, abbassate le luci e ridotti al minimo tutti i rumori per dare la possibilità a persone con bisogni speciali e alle loro famiglie di poter fare la spesa in tranquillità

Vi aspettiamo ... in silenzio! 

- Via Signorelli 13, Milano 

 

L'Ora della Spesa Silenziosa sul magazine "Dove"

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L'ora della Spesa Silenziosa

L'ora della Spesa Silenziosa

Milano, «ZeroPerCento» il «silent market» per disabili e autistici: niente musica e luci basse 

Luci abbassate. E musica spenta. Il telefono del negozio impostato in modalità silenziosa.I commessi che parlano a bassa voce. E i clienti che vengono invitati a fare altrettanto, mentre viene loro offerto un cestino di vimini, al posto dei carrelli o del cestello da trascinare. Sono le 14 di lunedì. Fuori, in via Signorelli, una delle traverse di Paolo Sarpi, ci sono i rumori e il vivace viavai di un quartiere in eterna trasformazione. Dentro il negozio di alimentari «ZeroPerCento», invece l’atmosfera si fa più intima e tranquilla. Niente musica, niente trascinare di carrelli o vociare di gente al telefono. Perfino alcuni dei frigoriferi vengono lasciati spenti per evitarne il ronzio.

 

Il lunedì dalle 14 alle 15

Ci sono rumori a cui siamo abituati e a cui neppure facciamo caso. Ma ci sono persone a cui suoni, rumori, confusione e luci troppo alte provocano un disagio a volte insopportabile. Tanto da arrivare a evitare di frequentare luoghi come un supermercato. Tra loro, in particolare, alcune persone affette da autismo, sindrome di Asperger o altre neurodiversità o disabilità. Uomini e donne con bisogni sensoriali speciali. Per loro è nata, al market bio «ZeroPerCento», l’«Ora della spesa silenziosa». Ogni lunedì, dalle 14 alle 15, l’atmosfera in negozio si adatterà alle necessità di questa clientela. «Abbiamo cominciato lunedì scorso, anticipando l’iniziativa con dei cartelli all’entrata del negozio e sui social. Ha riscosso subito molta curiosità da parte dei clienti, soprattutto quando chiedevamo di silenziare il cellulare, parlare a bassa voce e non usare i carrelli», racconta Teresa Scorza, presidente della cooperativa Namasté, che gestisce il negozio, che vende, sia in sede che online, solo prodotti bio e sfusi.

Il corriere della Sera

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Vanni Cuoghi, i sacchetti della Bottega Etica diventano un’opera originale dell’artista

Vanni Cuoghi, i sacchetti della Bottega Etica diventano un’opera originale dell’artista

Vanni Cuoghi, i sacchetti della Bottega Etica diventano un’opera originale dell’artista. In un progetto per l’inclusione nel mondo del lavoro di giovani con disabilità

Arte ed etica sociale ancora una volta insie- me, questa volta per un progetto di sostegno all’inclusione nel mondo del lavoro di giovani con disabilità. Tocca a Vanni Cuoghi, dopo Bros, che aveva firmato la vetrina, affiancare la promozione sociale della Bottega Etica

di via Signorelli, a Milano, gestita dalla co- operativa Namasté, attiva con l’operazione “Zeropercento”. La manifestazione si è te- nuta il 30 ottobre nella sede della Chinatown meneghina, alla presenza dell’artista. Che si è prestato a eseguire una serie di sacchi del- la spesa autografati a disegno, peritissimo,

raffinato e visionario, nel suo stile, a fronte di un contributo minimo in acquisti di cento euro. “L’arte deve riprendersi i suoi tempi
e ricominciare dall’umanità del fare. Deve mettersi in gioco, esserci”, dice l’artista. Una sorta di ruolo sociale dell’artista, dun- que, al servizio della società? “L’arte non si mette al servizio del sociale, ma, poiché fa parte del sociale, è giusto che restituisca al sociale quella porzione che gli appartiene”. Il ricavato della giornata, come sempre,  
è stato devoluto in un fondo destinato alla generazione di nuovi posti di lavoro.

 

Articolo di : www.artein.it

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Fondazione De Agostini e ZeroPerCento

Fondazione De Agostini e ZeroPerCento

Questo mese la Fondazione De Agostini inaugura la sua newsletter dove parlano di tanti progetti della Fondazione e anche di noi! 

Vogliamo raccontarvi la storia di Namastè, ma soprattutto delle sue fondatrici: quattro giovani donne che hanno deciso di dare vita a una cooperativa sociale che si occupa di inserimento lavorativo di persone con disabilità intellettiva, attraverso la gestione di punti vendita di prodotti alimentari provenienti da filiera etica.

Namastè è la prima cooperativa sociale finanziata da Restart Italia, un progetto di  Opes-Lcef Impact Fund, a cui Fondazione De Agostini ha scelto di partecipare. 

Restart Italia mette a disposizione un nuovo strumento finanziario per aiutare le cooperative e imprese sociali in difficoltà: il “recoverable grant”, una forma ibrida fra donazione e investimento, un prestito che può essere restituito dal beneficiario a tasso zero con grande flessibilità.

Nelle botteghe di Namastè gli abitanti del quartiere con una disabilità intellettiva e che sono disoccupati possono fare un tirocinio professionale finalizzato all’inserimento nel mondo del lavoro. 

Con il nostro contributo abbiamo aiutato Teresa, Paola, Margherita e Viviana ad aprire una seconda bottega a Milano, nel quartiere Sarpi, dopo quella già attiva in zona Niguarda. Grazie a loro e al percorso di formazione on the job, ad oggi circa il 70% delle persone inserite nelle botteghe sono state assunte nelle grandi catene (Coop, NaturaSì, Auchan, Apple).

Da Restart Italia, per far ripartire le imprese del Terzo settore

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QUANDO IL LAVORO RENDE VISIBILI

QUANDO IL LAVORO RENDE VISIBILI

ZEROPERCENTO , UN ESEMPIO VIRTUOSO DI AZIENDA SOCIALE GESTITA CON UNA SOLIDA FORMAZIONE ECONOMICA E GESTIONALE 

 

ZeroPerCento, un hub sociale nel panorama milanese

Spostiamoci ora nella realtà della città di Milano e nel suo hinterland. Pur essendo a livello nazionale un esempio di inclusione sociale (tanto da essere nominata nel 2016 capitale italiana del volontariato), anche Milano non è da meno. Per capire meglio come sia possibile muoversi in maniera attiva e propositiva in questo delicato ambito abbiamo voluto raccogliere la testimonianza di Teresa Scorza, responsabile di ZeroPerCento, con la quale abbiamo approfondito i vari aspetti del progetto sociale, nato ormai quasi sei anni fa, al quale è approdata attraverso un percorso personale, formativo e professionale di tutto rispetto, malgrado la giovane età.

Teresa, con la sua laurea specialistica in Amministrazione, Finanza Aziendale e Controllo conseguita presso l’Università Bocconi di Milano e un Master di Il Sole 24 Ore in Management degli enti non profit, ha operato nel Terzo Settore e nel mondo della cooperazione, anche internazionale. Nel 2015, al rientro in Italia, avendo sperimentato personalmente le difficoltà per ricollocarsi nel mondo del lavoro, ha avuto l’idea – che oggi definisce anche un po’ ingenua – di creare un’iniziativa che le permettesse di realizzare proprio il suo concetto di azienda sociale.

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Zeropercento, una bottega etica a Milano

Zeropercento, una bottega etica a Milano

da today.it

Zeropercento è una bottega etica nata nel 2016, in seguito alla concessione da parte del Comune di Milano di uno spazio in comodato d’uso in un angolo molto difficile del quartiere Niguarda, contraddistinto da un marciapiede con attività commerciali dalla serranda abbassata e numerosi arresti avvenuti nel 2011 per racket di occupazioni abusive. A complicare ulteriormente la situazione, la presenza di sole abitazioni attorno al punto vendita, ubicato quindi in un luogo non proprio di passaggio, in una via a senso unico.

È un piccolo spazio di 40 metri quadri, ma sorprende per come si stia espandendo anche attorno. Davanti all’ingresso una rastrelliera per le biciclette, diversi bancali con una varietà rilevante di libri adibiti al bookcrossing (e se ne trovano di diversi generi e talvolta in buonissimo stato) e qualche fioriera. La serranda è coloratissima e vivace. Dentro il negozio, un vero angolo di pace, lontano dalla frenesia della grande distribuzione: i prodotti sono tutti sfusi, dalla frutta e verdura alle granaglie, ma anche pane, pasta, succhi, birra e vino. Tutti i prodotti sono 100% a chilometro zero (da qui il nome dell’attività) e provengono da aziende agricole lombarde e da cooperative agricole sociali. Dal sito di Zeropercento è possibile inoltre ordinare carne, pasta fresca, latticini di bufala e ritirarli direttamente in loco e monitorare gli arrivi settimanali consultando il calendario di consegna dei prodotti.

 

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Nei negozi ZeroPerCento cibo etico, lavoro per chi ha disabilità, zerowaste

Nei negozi ZeroPerCento cibo etico, lavoro per chi ha disabilità, zerowaste

Un negozio in cui tutto ha un valore diverso: con cibo e prodotti di qualità da piccoli agricoltori a chilometro zero o da cooperative sociali, venduti da persone con disabilità che qui fanno esperienza per poi trovare lavoro anche altrove.

Questo sognava Teresa Scorza, e questo ha realizzato con il progetto “ZeroPerCento”: la “bottega etica” che prima ha rianimato una via popolare del quartiere Niguarda, nella periferia nord di Milano, poi nell’anno della pandemia ha raddoppiato con un secondo negozio in zona Sarpi.

Il progetto portato avanti da questa trentenne sposa diversi degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030, e per questo è ospitato nella sezione Lombardia 2030 di questa piattaforma, dedicata proprie alle iniziative in linea con i 17 SDGs.

La storia di “ZeroPerCento” parte nel 2016, quando il progetto gestito dalla coop sociale onlus Namastè si aggiudica la gestione di uno spazio comunale in via Padre Luigi Monti 24/a, nella zona 9. A settembre del 2017, Teresa - come rappresentante legale e presidente di Namastè - con la collega Paola Maisto (vicepresidente) apre la bottega etica, avviata grazie anche a un crowdfunding e con il sostegno di Comune di Milano e di Regione Lombardia.

 

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https://www.openinnovation.regione.lombardia.it/it/b/572/nei-negozi-zeropercento-cibo-etico-lavoro-per-chi-ha-disabilit-zerowas

 

 

Di redazione Open Innovation

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ZeroPerCento: il format etico e sostenibile che aiuta i più deboli

ZeroPerCento: il format etico e sostenibile che aiuta i più deboli

Due punti di vendita già realizzati e un terzo di prossima apertura per il format di bottega etica ZeroPerCento, nato dall'idea del team di donne che compongono la cooperativa sociale onlus Namastè. Da pochi giorni è entrato nel capitale sociale della cooperativa anche la Fondazione Opes - Lcef

 

Si tratta di un format ideato dallo studio 23Bassi (gli architetti fondatori intervistati sul numero 5 di Gdoweek 2021) in un'ottica di sostenibilità e sostegno sociale ai più deboli con una proposta di prodotti sfusi ed etici provenienti da piccoli produttori agricoli e da cooperative agricole sociali. Il negozio è gestito direttamente dai beneficiari stessi, persone con disabilità intellettiva disoccupate da almeno 6 mesi che grazie a questa esperienza possono ricominciare e costruirsi un futuro. L'assortimento comprende referenze che spaziano dalla frutta e verdura al pane fresco, dalla carne bio alle uova, dai latticini ai prodotti secchi. È presente inoltre un reparto per la pulizia della casa con prodotti alla spina e un reparto per l'igiene della persona, zero waste e sfuso. Infine c'è un settore di prodotti per animali e accessori per la casa.

 

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https://www.gdoweek.it/zeropercento-il-format-etico-e-sostenibile-che-aiuta-i-piu-deboli/

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ZeroPerCento al Tg3 Lombardia
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